American sounds for two

Categoria
Concerti
Date
Ven 29 Nov 2024 20:30
Luogo
Terracina Fondazione Gregorio Antonelli - Via Pantanelle, Borgo Cipollata, Terracina, Latina, Lazio
04019, Italia
04019, Italia
Ore 20:30 concerto AMERICAN SOUNDS FOR TWO
Stefano Cardi chitarra
Enrico Pieranunzi pianoforte
Stefano Cardi chitarra
Enrico Pieranunzi pianoforte
INFORMAZIONI
Contributo spese: euro 10 intero; euro 5 ridotto (13 - 17 anni)
Prenotazione obbligatoria al numero 339/3885338 o all’indirizzo mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Contributo spese: euro 10 intero; euro 5 ridotto (13 - 17 anni)
Prenotazione obbligatoria al numero 339/3885338 o all’indirizzo mail:
Il luogo:
Fondazione Gregorio Antonelli c/o parcheggio Liceo Scientifico L. Da Vinci, Via Pantanelle 1, Terracina (Lt)
Fondazione Gregorio Antonelli c/o parcheggio Liceo Scientifico L. Da Vinci, Via Pantanelle 1, Terracina (Lt)
Un programma all’insegna della novitá quello proposto dal duo Cardi-Pieranunzi
La loro panoramica della musica americana del XX secolo propone infatti un buon numero di brani che non si sono mai ascoltati per l’organico chitarra e piano.
Si tratta di trascrizioni realizzate a quattro mani dai due musicisti con l’intento di allargare il repertorio per questo tipo di duo, non ricchissimo soprattutto per quanto riguarda il Novecento.
La loro panoramica della musica americana del XX secolo propone infatti un buon numero di brani che non si sono mai ascoltati per l’organico chitarra e piano.
Si tratta di trascrizioni realizzate a quattro mani dai due musicisti con l’intento di allargare il repertorio per questo tipo di duo, non ricchissimo soprattutto per quanto riguarda il Novecento.
Programma:
Scott Joplin (1868-1917) The easy winners, Bethena, Pleasant moments
Ignacio Cervantes (1847-1905) Tiene que ser Almendares (da “Quatro Danzones”)
George Gershwin (1898-1937) Rialto Ripples, Lullaby, Novelette in Fourths
Ernesto Nazareth (1863-1934) Nove de Juhlo, Bambino
Caros Guastavino (1912-2000) Loduvina (da “Las Presencias”), Canto No.3, Canto No.4 (da “Diez Cantos Populares”)
Dave Brubeck (1920-2012) Prelude, Waltz (da”Points on Jazz”)
Scott Joplin (1868-1917) The easy winners, Bethena, Pleasant moments
Ignacio Cervantes (1847-1905) Tiene que ser Almendares (da “Quatro Danzones”)
George Gershwin (1898-1937) Rialto Ripples, Lullaby, Novelette in Fourths
Ernesto Nazareth (1863-1934) Nove de Juhlo, Bambino
Caros Guastavino (1912-2000) Loduvina (da “Las Presencias”), Canto No.3, Canto No.4 (da “Diez Cantos Populares”)
Dave Brubeck (1920-2012) Prelude, Waltz (da”Points on Jazz”)
L’incontro in duo tra Enrico Pieranunzi, pianista jazz amante della chitarra classica e Stefano Cardi, chitarrista classico appassionato di piano jazz è avvenuto nel 2017 anche se i due musicisti si conoscevano da anni ed avevano già incrociato in alcuni momenti le loro attività musicali. Da questo scenario è nata l’idea di “inventare” un repertorio per questa formazione
che ha enormi potenzialità espressive. Il pianoforte e la chitarra nella storia della musica si sono certamente incontrati più volte: nel repertorio colto del secolo XIX la chitarra romantica è affiancata spesso al fortepiano ed anche del ‘900 esistono alcune composizioni per questo duo. La storia del jazz vede invece alcune celebri unioni della chitarra (elettrica in questo caso) con il pianoforte; si ricorda quella celebre di Jim Hall con Bill Evans ma anche, in un cd del 2004, il grande chitarrista statunitense suona in duo con lo stesso Enrico Pieranunzi.
che ha enormi potenzialità espressive. Il pianoforte e la chitarra nella storia della musica si sono certamente incontrati più volte: nel repertorio colto del secolo XIX la chitarra romantica è affiancata spesso al fortepiano ed anche del ‘900 esistono alcune composizioni per questo duo. La storia del jazz vede invece alcune celebri unioni della chitarra (elettrica in questo caso) con il pianoforte; si ricorda quella celebre di Jim Hall con Bill Evans ma anche, in un cd del 2004, il grande chitarrista statunitense suona in duo con lo stesso Enrico Pieranunzi.
I due musicisti con il loro nuovo progetto, grazie alle loro sapienti trascrizioni, danno vita a un dialogo di affascinante intensità.
L’accurata scelta degli autori (tre compositori nordamericani, tre sudamericani) e le musiche in programma, caratterizzate da forti sapori folclorici e da scorrevoli, coinvolgenti strutture narrative, garantiscono risultati musicali di seducente piacevolezza e, insieme, di evocativa profondità.
L’accurata scelta degli autori (tre compositori nordamericani, tre sudamericani) e le musiche in programma, caratterizzate da forti sapori folclorici e da scorrevoli, coinvolgenti strutture narrative, garantiscono risultati musicali di seducente piacevolezza e, insieme, di evocativa profondità.
ENRICO PIERANUNZI
Nato a Roma nel 1949, Enrico Pieranunzi è musicista tra i più versatili della scena musicale europea. Nella sua particolarissima avventura sonora, jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra e troviamo così nella sua ricchissima Cdgrafia (più di 80 CD) collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Joey Baron, ma anche un cd in duo con Bruno Canino (“Americas”) e lavori incentrati su Scarlatti, Martinu, Gershwin (quest’ultimo, “Play Gershwin”, in trio con suo fratello Gabriele al violino e con Gabriele Mirabassi al clarinetto).
Un eclettismo all’insegna della grande qualità quello di Pieranunzi, in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati e che spesso l’ha visto impegnato anche come autore di musica per film e teatro.
Ne è ulteriore estensione il duo cui ha dato vita dal 2017 insieme al chitarrista Stefano Cardi, col quale ha recentemente registrato per l’etichetta classica Brilliant un CD di prossima pubblicazione dal titolo “American sounds for two” contenente trascrizioni originali da brani di compositori nord e sudamericani (Joplin, Nazareth, Gershwin, Guastavino, Cervantes, Brubeck).
Pieranunzi è l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York e nel corso degli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali le tre affermazioni (1989, 2003, 2008) come miglior musicista italiano nell’annuale referendum “Top Jazz” della rivista “Musica Jazz”, il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli ancora nel 2014 dalla rivista Musica Jazz.
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo e sono state pubblicate nei prestigiosi “New Real Book” statunitensi.
Nato a Roma nel 1949, Enrico Pieranunzi è musicista tra i più versatili della scena musicale europea. Nella sua particolarissima avventura sonora, jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra e troviamo così nella sua ricchissima Cdgrafia (più di 80 CD) collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Joey Baron, ma anche un cd in duo con Bruno Canino (“Americas”) e lavori incentrati su Scarlatti, Martinu, Gershwin (quest’ultimo, “Play Gershwin”, in trio con suo fratello Gabriele al violino e con Gabriele Mirabassi al clarinetto).
Un eclettismo all’insegna della grande qualità quello di Pieranunzi, in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati e che spesso l’ha visto impegnato anche come autore di musica per film e teatro.
Ne è ulteriore estensione il duo cui ha dato vita dal 2017 insieme al chitarrista Stefano Cardi, col quale ha recentemente registrato per l’etichetta classica Brilliant un CD di prossima pubblicazione dal titolo “American sounds for two” contenente trascrizioni originali da brani di compositori nord e sudamericani (Joplin, Nazareth, Gershwin, Guastavino, Cervantes, Brubeck).
Pieranunzi è l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York e nel corso degli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali le tre affermazioni (1989, 2003, 2008) come miglior musicista italiano nell’annuale referendum “Top Jazz” della rivista “Musica Jazz”, il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli ancora nel 2014 dalla rivista Musica Jazz.
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo e sono state pubblicate nei prestigiosi “New Real Book” statunitensi.
STEFANO CARDI
Ha compiuto gli studi chitarristici al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma con Mario Gangi. Primo premio al concorso internazionale "Maria Canals" di Barcellona nel 1985.
Si dedica sia al repertorio solistico, suonando anche strumenti originali dell’epoca classica, sia alla musica da camera; ha collaborato con il violinista Ruggiero Ricci in programmi e incisioni paganiniane.
Parallelamente agli studi chitarristici ha frequentato corsi di composizione e di direzione. Ha fondato Freon, spazio e ensemble per lo studio e l'esecuzione del repertorio contemporaneo, presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
Ha curato prime esecuzioni di autori italiani ed internazionali per chitarra e per ensemble tra i quali: Luis Bacalov, Mauro Cardi, Aldo Clementi, Azio Corghi, George Crumb, Luca Francesconi, Peter Maxwell Davies, Tristan Murail, Francesco Pennisi, Salvatore Sciarrino.
Ha collaborato con personaggi del mondo delle arti visive, della letteratura e dello spettacolo quali Josè Saramago, Luis Bacalov, Iannis Kounellis, Laura Morante, Susana Walton, Marisa Paredes, Maria de Medeiros, Sonia Bergamasco.
Incisioni: Bmg, Stradivarius, Rai Trade, Brilliant Classics.
È docente presso il Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara.
Altre date
- Ven 29 Nov 2024 20:30
Powered by iCagenda